Alessandro – Quello che mi piaciuto di più il paragone tra le foto di oggi e del passato della filanda Dubini.
Zakaria – Mi è piaciuta la storia di Virginia.
Andrea G. – La cosa che mi ha colpito è che il baco mangia la foglia dell’albero del gelso che io ho proprio nel mio orto. Mi piace molto imparare cose nuove.
Ginevra P. – La mamma di una maestra di terza elementare, che si chiama Ambrogina, ci ha spiegato di quando andava a lavorare in filanda: è stato molto bello.
Ginevra S. – Una cosa da non credere e che mettevano le mani nell’acqua bollente e venivano le bolle o le infezioni alle mani. Penso che la filanda sia il progetto più bello che abbiamo mai fatto a scuola.
Giorgia R – All’inizio non sapevo cosa era la filanda, ma poi ho capito grazie ai lavori che abbiamo fatto.
Giorgia V. – Mi piaciuto questo lavoro perché siamo andati indietro nel tempo.
Giulia Crimella – Un’ altra attività che mi ha colpito il libro composto da foto, interviste e fogli che descrivono il lavoro della filanda.
Leonardo – Mi ha colpito che la scuola media fosse una filanda. Io non sapevo che la filanda fosse un lavoro.
Emma – Un giorno Stefi ci ha dato un bozzolo, poi l’ ha aperto e la crisalide era mummificata!
Mattia Cicchi – Quando torneremo a scuola potremo inventare una canzone sulla filanda. A me ha colpito quando siamo andati sulla collina e abbiamo cantato “Cos’è cos’è ”.
Mattia Corti – Abbiamo cantato la canzone della filanda che mi è piaciuta tantissimo. Ho scoperto come il bruco con la saliva fa il bozzolo.
Melissa – Le filandaie che allevavano i bachi usavano una ciotola, una pentola, una bacinella e una macchina.
Aminata – La filandaia e un lavoro che non va bene per i bambini, ma neanche per i genitori, ma nemmeno per le ragazze: non va bene per nessuno!
Marco – Mi e piaciuto sapere come si fa il filo di seta e vedere i bruchi.
Tommaso – Della filanda mi piace tanto la ciminiera che si vede ancora oggi. Scaldavano le vasche con carbone e legna, l’acqua scottava tanto e il fumo saliva su per la ciminiera. Era un lavoro difficile e faticoso.
Martina – Comunque sono contenta che non ci sia più la filanda, perché ci lavoravano tantissime bambine e secondo me non dovevano lavorare, ma andare a scuola.
Simone – Mi ha colpito tanto il lavoro che facevano le scopinatrici. Nella biblioteca della nostra scuola e rimasto lo stemma della filanda.
Darius – Cento anni fa la vita delle persone era diversa perché tante persone facevano i contadini e c’erano poche macchine e tante carrozze.
Francesco – Con le foto storiche abbiamo visto come era l’esterno dell’ edificio e come si svolgeva il lavoro di produzione della seta al suo interno.
Rayan – E alla fine la filanda ci offre dei vestiti, secondo me è un lavoro molto prezioso.
Andrea A – Abbiamo intervistato due signore e il nonno di Matteo, visto che hanno lavorato proprio lì.
Chiara – A scuola abbiamo fatto tanti lavori sulla filanda, ma quello che mi è piaciuto di più è stato quando abbiamo cercato lo stemma della filanda Dubini. L’abbiamo trovato appeso a una parete.
Andrea B – La cosa che mi ha colpito di più di questa storia, è che una volta si lavorava tutti insieme cantando senza lamentarsi anche se il lavoro era faticoso e pagato poco, mentre noi oggi ci lamentiamo per qualsiasi cosa.
Thomas – Mi è piaciuto molto studiare questa storia perché è bello sapere cosa succedeva tanti anni fa nel nostro paese.
Riccardo – A quei bimbi venivano le ragadi che sono dei taglietti sulle mani che fanno molto male.
Giulia – Era un lavoro pesante e triste, così le donne cantavano e le scopinatrici piangevano.
Samuele – Secondo me il lavoro della filanda è stato molto bello perché ho imparato molto della filanda.
Vittoria – Abbiamo disegnato sul foglio la filanda e siamo stati in biblioteca, qui abbiamo visto lo stemma della filanda Dubini.
Noemi – Mi ha colpito di più che i bambini come noi andavano a lavorare, a mettere le mani nell’acqua bollente, erano coraggiosi.
Matteo – Alcune famiglie allevavano i bachi da seta in casa, dovevano stare attenti e averne cura per non farli morire.
Elisa – Mi è piaciuto scoprire la vita di tanti anni fa e vedere nelle foto che abbiamo raccolto immagini della filanda e di alcune persone esistite allora.
Leo – Mi ha colpito che i bambini non andavano a scuola perché dovevano lavorare come gli adulti e avevano meno tempo per giocare.